La zona archeologica di Sechin fu scoperta ed esplorata dall’archeologo peruviano Julio Cesar Tello nel 1937. Posteriormente fu studiata dal dott.Arturo Jimenez Borja nel 1969, da Alberto Bueno nel 1975 e successivamente da Lorenzo Samaniego che rese possibile la classificazione di 183 nuovi monoliti, che con quelli gia’ scoperti in precedenza, raggiungono il considerevole numero di 302. Le rovine di Sechin costituiscono uno straordinario esempio di architettura ed iconografia sommamente antiche, precedenti alla costruzione del Chavin de Huantar.
La zona archeologica di Sechin si trova presso il regione di Ancash, nella provincia di Casma , in cima alla parete nord dell’omonimo Monte Sechined ecologicamente appartiene al denominato deserto pre-montano.
Il clima e’ caldo e secco ed il mare praticamente si trova a soli 10 km. di distanza.
Il sito presenta rivestimenti litici scolpiti, che adornano l’esterno dell’edificio principale.
Le figure rappresentate con maggiore frequenza sono di guerrieri e sacerdoti, pero’ su alcuni dei monoliti, i meno imponenti, si trovano scolpite scene di persone smembrate con la presenza di gran quantita’ di braccia, teste, gambe, ossa e viscere. Il tutto crea un quadro di cupo drammatismo ed orrore.
Questi grandi massi furono estratti dalla montagna con il solo uso di pali di algarrobo e con l’aiuto di corde molto grosse, prodotte con la fibra di maguey, arbusto tipico della costa.
Il tempio della montagna Sechin
Questa costruzione e’ uno dei piu’ importanti monumenti archeologici del Peru’per la sua antichita’, bellezza architettonica e contenuto culturale. Bellissima, come poche, la sua facciata realizzata con “piastre” di pietra scolpita con inquietanti scene di guerrieri in processione, il cui significato non e’ stato ancora totalmente spiegato.
Questa e’ l’opera di una cultura locale che si e’ sviluppata all’incirca fino al 1500 a.C., epoca in cui tale territorio divenne zona di espansione dellaCivilizzazione Chavin.