Da tempi immemorabili gli uomini scoprirono che il transitare per determinati percorsi causava una profonda trasformazione interiore nel cuore di chi lo faceva coscientemente.
Così come il corpo umano è nutrito dal sangue e dalla linfa, anche il corpo della Terra è percorso e irrorato da acque sotterranee e correnti magnetiche che disegnano una griglia con alcuni “incroci”, luoghi di intensità, particolarmente forti.
Spesso, in questi siti, gli antichi hanno eretto santuari o allineato megaliti, o semplicemente ne hanno fatto luoghi di pellegrinaggio, una sorta di cammini iniziatici per quelle rotte della Terra riconosciute come sacre.
Non di rado a questi luoghi venivano attribuiti particolari poteri taumaturgici e le persone vi si recavano a restaurare la loro energia e la loro salute. Dopo aver camminato e lasciato alle spalle le fatiche quotidiane, restavano lì per un tempo, in attitudine meditativa. Le antiche leggende sarde ci parlano delle ”pietre che curano” nei pressi delle Tombe dei Giganti dove ancor oggi, nei momenti che precedono il tramonto, è possibile incontrare qualche anziano appoggiato ad una pietra curandosi i reumatismi!
Spesso vi si trovano vestigia di templi che si sono succeduti nel tempo; molte chiese e santuari cristiani, per esempio, sono costruiti sopra templi edificati da religioni o gruppi spirituali precedenti, a testimoniare che la venerazione al luogo è precedente alla consacrazione dello stesso da parte di una religione. Molti luoghi di potere non sono altrettanto riconoscibili o facilmente raggiungibili da guide turistiche. Quando i segnali per individuarli sono più occulti, ci troviamo davanti a luoghi iniziatici, la cui natura veniva svelata solo agli adepti di un cammino di conoscenza; qui dovevano restarvi per giorni e notti, al fine di impregnarsi di quella energia e attivare la propria “visione interna”.
Se il nostro vagabondare per luoghi magici e di potere sarà distratto, la nostra mente brulicante di pensieri, non potremo riceverne beneficio per il solo fatto di calpestare terreno sacro. Viceversa, se durante il percorso manterremo l’attenzione su ciò che stiamo facendo, tentando di svuotarci di noi stessi per riempirci con l’energia propria della rotta, produrremo, un ampliamento di coscienza. Così percorrere il sacro cammino di Compostela in Spagna o del Kailash in Tibet, raggiungere la montagna sacra di Ausangate in Perù, sostare in silenzio tra i Menhir della Cornovaglia o della Sardegna o aspettare il miracolo dell’alba a Machu Picchu possono trasformarsi in indimenticabili avventure dello spirito.
La conoscenza del tipo di rotta sulla quale si sta transitando è fondamentale per realizzare un adeguato percorso.
La prima classificazione delle energie terrestri è quella della polarità maschile o femminile.