Adotta un ettaro di foresta amazzonica
Arbio,organizzazione senza scopo di lucro “Arbio nasce in Perù nel 2010” , ha ottenuto un pezzo di foresta amazzonica da proteggere e permette, con un solo click, a chiunque di adottarne un ettaro
La corsa alla distruzione della foresta amazzonica è una causa per cui migliaia di persone ogni anni si mobilitano. Per chi vorrebbe prendere parte a queste azioni, ma non può per ovvie ragioni logistiche, oggi può farlo con un semplice click. Grazie all’associazione Arbio, Associazione per la resilienza del bosco alla Intra-oceanica, si può adottare un ettaro di foresta per soli 30 euro all’anno. Non dovrete incatenarvi a un albero, viaggiando per migliaia di chilometri, ma potrete fare qualcosa di altrettanto importante: proteggere il vostro ettaro di foresta. Guido Scaccabarozzi, direttore di Arbio Italia, ci racconta l’inizio di questa avventura, premiata dalla “Knowledge, Innovations, Policies and Territorial Practices for the United Nations Millenium Platform”: se vorrete incontrarli, saranno ad Expo dall’11 al 17 maggio. Tutto iniziò grazie al coraggio di una ragazza peruviana e un ragazzo italiano…
Come nasce il progetto Arbio?
Arbio nasce in Perù nel 2010. Si tratta di un organizzazione senza scopo di lucro, fondato da Tatiana Espinosa Q. e Michel Saini. Proprio Tatiana ha ottenuto in concessione per 40 anni 916 ettari (circa 9 chilometri quadrati) di foresta, per fare conservazione del territorio nei pressi dellaSuperstrada Oceanica. L’ultimazione di questa opera ha permesso il collegamento tra la costa pacifica del Perù alla costa atlantica del Brasile: sono 4000 km di autostrada, anche se ci sono solo due corsie e non c’è poi tutto questo traffico! Questo ha portato ad un accelerazione della deforestazione nel tratto finale in Brasile, e non per la produzione di legname e cellulosa, ma per aumentare i terreni agricoli e impiantare monocolture di cereali e soia soprattutto, quest’ultima utilizzata a sua volta per l’allevamento.
Come si può aderire al progetto?
Chi vuole appoggiare il progetto lo può fare attraverso il nostro sito: arbioperu.org/ Consultando la mappa satellitare può vedere le aree che proteggiamo, che sono due: ci si sceglie l’ettaro da proteggere,pagando solo 30 euro l’anno, assegnando il proprio nome all’area. Ma questo non è l’unico modo. Come Arbio italia abbiamo istituito un sistema di raccolta fondi attraverso la vendita di magliettefabbricatte in Italia, ma ideate da un artigiano peruviano. Con una maglietta si progette mezzo ettaro. Inoltre, attraverso la rete di Equomercarto, abbiamo iniziato a importare prodotti della foresta Amazzonica, coltivati secondo il metodo dell’agroforesteria, che si avvicina alla foresteria analoga. Si tratta di confetture e succo di copoauzu, un frutto della stessa famiglia del cacao, e confetture di carambola. Stiamo iniziando anche ad importare la noce brasiliana che non viene coltivata, ma solo raccolta. Ha bisogno di un particolare tipo di ape e di orchidea per l’impollinazione, per crescerem ed è l’unico albero che in questa zona della foresta amazzonica non viene abattuto.
Al momento quanti ettari sono stati adottati?
Attraverso il contatore online può controllarlo chiunque: al momento siamo a 334 ettari.
Quali attività sono programmate per chi desidera visitare il luogo?
L’area protetta è in una zona abbastanza remota, ma abbiamo un campo base attrezzato, con mensa e dormitori a disposizione degli ospiti, che però possono anche campeggiare. Al momento è possibile fare una visita giornaliera nella concessione, visionare le specie animali e vegetali presenti. Si può monitorare la foto- trappola, che rileva il movimento degli animali che transitano nella zona. C’è una pozza dove spesso gli animali si recano per bere. C’è anche la possibilità di essere informati sui fondamentali della foresteria analoga. I seminari sull’argomento sono dedicati a chi vive lì e vuole iniziare a lavorare secondo questi principi.
Ecco un’infografica con alcuni dati sull’importanza del conservare la foresta amazzonica