Esplorazione e colonizzazione

Dopo la conquista del Perù (1532-1537) venne creata la prima audiencia. Nel 1542, gli spagnoli crearono il vicereame di Nuova Castiglia, in seguito rinominato in vicereame del Perù. Nel 1544 l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V (Re Carlo I di Spagna) nominò Blasco Núñez Vela come primo viceré del Perù, tuttavia il vicereame non venne organizzato fino all’arrivo del viceré Francisco de Toledo nel 1572. Toledo svolse accurate ispezioni nel territorio coloniale.

Francisco de Toledo creò l’Inquisizione e promulgò diverse leggi a cui dovevano rispondere sia indios che spagnoli, riducendo il potere delle encomienda e l’uso del lavoro forzato a scapito dei nativi. Migliorò la sicurezza del vicereame facendo costruire fortezze, ponti e la Armada del Mar del Sur (flotta del mare meridionale) per combattere i pirati. Francisco de Toledo pose fine allo stato di Vilcabamba, facendo giustiziare Túpac Amaru, e fece prosperare l’economia basata sull’estrazione di minerali, specialmente dalle miniere d’argento di Potosí.

La prima missione gesuita venne fondata nel 1609 con lo scopo di «civilizzare» la popolazione indigena, ma alcune aree erano state occupate dai portoghesi grazie alle azioni dei bandeirantes, che avevano continuato le scorrerie contro gli indios nella regione del Mato Grosso e dell’Amazzonia nel 1600. Gli spagnoli non furono in grado di arrestare l’avanzata portoghese in quanto la foce del Rio delle Amazzoni risiedeva nella parte orientale al limite stabilito, e la morfologia pianeggiante delle regioni del Sertão aveva reso più facile l’avanzamento verso l’entroterra sudamericano a partire da est. Nel 1628 un distaccamento dei bandeirantes rasero al suolo una missione spagnola catturando 60.000 indigeni.[1] La situazione venne risolta tramite il trattato di Madrid del 1750, che certificò il trasferimento di gran parte della regione amazzonica dal vicereame del Perù al Portogallo. Nel 1617, Francisco de Borja y Aragón divise il governo del Río de la Plata in due, con centro a Buenos Aires e nel Paraguay, entrambe dipendenti dal vicereame del Perù.

Il viceré Borja y Aragón creò il Tribunal del Consulado, una corte amministrativa speciale per gestire gli affari commerciali del vicereame. Diego Fernández de Córdoba fece riformare il sistema fiscale e pose fine alle rivalità che stavano danneggiando il dominio. Altri viceré, come Fernando Torres, Borja y Aragón, Fernández de Cabrera e Fernández Córdoba fecero rinforzare le milizie navali e fecero costruire diversi porti per contenere gli attacchi dei pirati. Fernández de Cabrera pose fine a una ribellione degli indios Uru e Araucano.

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