Info e consigli di viaggio per Tacna

Informazioni Generali
Presentazione:
Tacna, dal clima mite, la gente amabile e con un gran movimento commerciale, è situata a 52 km dal confine con il Cile. Il dipartimento fu abitato anticamente dalla popolazione Aymara, che commerciava diversi prodotti della costa come l’ají, il pesce e i frutti di mare. All’arrivo degli spagnoli nel XVI secolo, si diffuse la coltivazione della vite, motivo per il quale è possibile visitare oggi botteghe vitivinicole, dove si producono eccellenti vini e pisco. Attualmente Tacna conserva nelle sue strade alcune case con tipici tetti a frontone e nei suoi parchi e lungo i viali proliferano monumenti, busti e altri elementi allusivi agli eroi peruviani che lottarono nelle guerre d’Indipendenza (1821-1824) e in quella del Pacifico (1879-1883). La città di Tacna ha ricevuto la denominazione di “Città Eroica” nell’anno 1828.
A 8 km da Tacna si trova il monumeto dell’Alto dell’Alleanza, luogo nel quale l’esercito cileno sconfisse le truppe peruviano-boliviane e ai cui piedi si stende un cimitero con centinaia di croci bianche.
Un’altra attrazione è costituita dai petroglifi di Miculla (oltre 500), levigati in bassorilievo sulle rocce della zona e si stima che abbiano 1500 anni di antichità.
Le spiagge del litorale di Tacna sono molto frequentate in estate, generalmente sono aperte, hanno formazioni rocciose sulla riva e un moto ondoso mosso che aiuta la contemplazione assoluta.
Dati generali
Altitudine:
Capitale:Tacna (562 metri sul livello del mare)
Minima: 18 metri (Ite)
Massima: 3 415 metri (Candarave)
Clima:
Il dipartimento di Tacna è formato da zone desertiche, vulcaniche e montuose. Dagli altipiani scendono i fiumi che serpeggiando arrivano alle valli. Sulla costa, il mare e il vento hanno formato delle belle spiagge di facile accesso su una strada asfaltata. La città di Tacna ha un clima umido in inverno e quasi caldo per il resto dell’anno, con assenza di precipitazioni sulla costa. La temperatura media annuale massima è di 23,4°C (74,1ºF) e la minima di 12,5°C (54,4ºF).
Vie di Accesso:
Terrestre:
Lima-Tacna: 1293 km circa sulla Panamericana Sud (circa 18 ore in auto).
Aerea:
Voli regolari da Lima alla città di Tacna (1 ora 35 minuti circa).
Attrazioni Turui
Valle di Locumba
A 93 km a nordovest della città di Tacna (1 ora in auto)
Valle interandina famosa per le viti e l’industria vitivinicola e del pisco di ottima qualità. Attualmente predomina l’attività agricola, con una produzione particolare di ají (peperoncino). Nella città di Locumba, capitale della provincia, si trova il Santuario del Signore di Locumba, chiamato anche»Signore dai Piedi Bruciati», la cui festività si celebra a settembre fin dal 1776.
Pitture Rupestri di Toquepala
A 159 km a nord della città di Tacna (2 ore e 30 minuti in auto).
La grotta di Toquelapa è famosa perché ospita un complesso di pitture rupestri che risalgono al 7500 a.C. Le scene rappresentano un “chaco” o caccia. Si può osservare i cacciatori che si stringono intorno alle prede, forse guanachi, fino a catturarle. Le figure sono dipinte di rosso, giallo, verde, bianco e nero.
Attrazioni Turistiche della citte; di Tacna provincia di Tacna: Petroglifi di Miculla
A 22 km a nordest della città di Tacna (15 minuti in auto).
Sono circondati da uno straordinario paesaggio desertico accompagnato da colline e protette dai monti Wawapas e Miculla, a 1200 metri circa di altura. Gli studiosi considerano che la loro antichità varia dall’epoca della cultura Tiahuanaco (500 d.C.) fino agli anni 1100-1445 d.C. Ricoprono un’estensione di 20 km2 circa e furono realizzati con una patina rossa su rocce calcaree o silice.
Le scene includono disegni di esseri umani nel momento della caccia, o mentre ballano o in scene di lotta; animali come cervi delle Ande, puma, suris (tipo di alpaca), lucertole, volpi, piante e frutti locali; rappresentazioni di costellazioni e immagini non ancora definite. Nei dintorni si osservano alcuni animali tipici del dipartimento come volpi, lucertole, serpenti, aquile e alcuni uccelli, ma anche esemplari della flora locale, molels, jaros, chilcas, chiñes e cactus.
Info e consigli di viaggio per Tacna.
Il clima di Tacna e il periodo migliore per viaggiare
Il mese con la temperatura più alta è febbraio, con una temperatura di 27,9°C circa.
La temperatura più bassa si registra a luglio, con circa 9,1°C.
Il clima di Tacna è temperato subtropicale e desertico.
Tacna ha climi diversi a seconda della zona in cui si visita, come ad esempio nelle valli e nelle zone andine alte di Tacna.
Consigli e raccomandazioni per la vostra visita a Tacna
Il pomeriggio e la sera fa caldo, quindi è consigliabile portare con sé abiti leggeri, crema solare e occhiali da sole per proteggersi dal sole. Al mattino e alla sera fa freddo, quindi è consigliabile portare con sé abiti caldi.
Se viaggiate tra novembre e marzo, tenete presente che questi sono i mesi più caldi. D’altra parte, se viaggiate tra maggio e agosto, questi sono i mesi più freddi.
Indossare le scarpe da ginnastica è il modo più comodo per camminare in città.
All’interno della città di Tacna si consiglia di viaggiare in taxi, verificando prima l’importo per la vostra destinazione, di solito nella città di Tacna la tariffa è di S/4,00 soles, il pagamento viene effettuato per l’intero taxi e non per persona.
Raccomandazioni per chi rientra nel proprio paese d’origine
Non accettano di portare specie (borse, portafogli, valigie, ecc.), su richiesta.
Non accettate di portare persone sconosciute o di condurle al confine.
Controllate la carta d’identità o il voucher rilasciato alla frontiera, poiché in caso di smarrimento dovrete denunciarlo nella città in cui è stato smarrito per poter tornare nel vostro Paese d’origine.
Controllare tutti i documenti d’identità prima di attraversare il confine.
Controllate i vostri effetti personali quando lasciate l’albergo o l’appartamento.
Per qualsiasi altra informazione desideriate per Tacna e viaggi in Peru’…contattateci!
IL RUOLO DELLA DONNA DI TACNA: «LE RABONAS IN GUERRA»
L’origine delle cosiddette «Rabonas» nelle guerre risale all’esercito realista peruviano delle guerre d’Indipendenza, dove gli ufficiali permettevano alle donne, compagne o mogli dei reclute (generalmente indigeni e meticci delle alture della sierra), di accompagnare la campagna, persino con i loro figli piccoli caricati sulla schiena e un altro tenuto per mano, e non mancava più di uno, già grandicello, che aiutava il padre. È possibile che questa modalità fosse una strategia per evitare la demoralizzazione e la diserzione della truppa durante i primi mesi di addestramento, il che indicava un impegno da parte dei soldati che andava oltre la patria, un impegno verso la famiglia.
È possibile che la denominazione «Rabona» fosse utilizzata solo in Perù e Bolivia. In Cile, si usava il termine «cantinera» per la donna che solitamente accompagnava i soldati di fanteria. Ma, a differenza delle peruviane o boliviane, le cantineras erano assunte e percepivano, quindi, uno stipendio, indossavano uniformi del loro stesso battaglione, era un lavoro, avevano gli strumenti necessari per il supporto logistico al loro gruppo militare e si tagliavano i capelli. Durante il caudillismo dei primi anni della Repubblica peruviana, anche la presenza della donna indigena della sierra peruviana fu molto importante, poiché sosteneva il suo uomo combattente sul campo di battaglia. Nell’emancipazione, nel caudillismo, durante gli scontri della Guerra del Salnitro e successivamente nei conflitti per il potere tra Cáceres e Piérola, la donna andina delle zone alte di Tacna, con coraggio guerriero al fianco del suo combattente, versò il suo sangue in questi infausti scontri.
Il Coraggio Incompreso delle Rabonas
Queste donne che accompagnavano il soldato peruviano nei combattimenti di Arica, Tacna e Tarapacá erano viste dagli stranieri «con molta stranezza», poiché consideravano che il campo di battaglia non fosse un luogo adatto alle donne. Le donne dovevano stare a casa ad aspettare il marito, il fratello o il figlio, «per celebrare con loro la vittoria o prendersi cura di loro in caso di sconfitta». Ma le Rabonas non restavano a casa. Loro, in combattimento – scrive Sir Clement Markham – si vedevano «occuparsi dei feriti, soddisfacendo le loro necessità». Chiudendo gli occhi ai loro soldati. Donne benevole che accompagnavano gli indio-soldati di Cáceres durante l’invasione dei cileni, non solo portavano alimenti, vettovaglie di guerra (l’insieme di viveri per il gruppo) e persino acquavite o cañazo per curare le ferite, ma anche amore, passione e bellezza, per evitare anche la diserzione. Era la più grande dimostrazione d’amore e l’eroismo portato alla sua massima espressione.
Secondo la «Recopilación de partes y documentos de la Guerra del Pacífico», il Capitano argentino Florencio del Marmol afferma: «Quando salivano la collina, era veramente commovente lo spettacolo offerto da circa 300 o 500 Rabonas, che scendevano verso Tacna con i loro figli sulla schiena, le loro pentole di cibo in mano, le lacrime agli occhi e un lamento addolorato sulle labbra.», riferendosi alla battaglia di Tacna del 26 maggio 1880.
Il primo soccorso del soldato ferito in campagna era la Rabona. L’assistenza durante la guerra fu scarsa e quella poca che ci fu era a carico della Croce Rossa. Ignacia Zeballos della Croce Rossa della Bolivia le descrisse con tristezza: «Donne vestite con coperte e gonne scolorite, alcune con un bambino sulla schiena e un altro in mano, circolavano tra i cadaveri; curve cercando il marito, l’amante o forse il figlio, che non era tornato a Tacna. Guidate dal colore delle giacche, giravano intorno ai resti umani e quando riconoscevano chi cercavano, cadevano in ginocchio al loro fianco.»
Le Rabonas costruirono la propria storia. Riferendosi a loro, gli alti comandi o qualche membro della fanteria militare le denominavano con il cognome del marito, poiché non ebbero mai nomi o cognomi propri; furono sempre indigene d’onore, chiamate così dal grande poeta Mariano Melgar, che nelle sue cronache e sonetti ne esalta il comportamento come un’autentica cultura sociale.
Le «Rabonas» erano, senza dubbio, compagne di vita e di morte. Donne di Tacna che meritano di essere riconosciute, donne che hanno fatto la storia con i loro atti eroici.
Queste storie di donne ci portano a conoscere la nostra storia da un punto di vista eroico.
VIVA le nostre donne!!!!!!!

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